Members in the Media
From: Corriere Della Sera

I costi (finanziari) della tristezza (The financial costs of sadness)

Corriere Della Sera:

La tristezza, come se non fosse sufficiente da sola, comporta anche una perdita monetaria. E non perché si cerca di curarla con sedute psicanalitiche (o almeno non solo), ma perché i momenti di costernazione sono spesso forieri di azioni sconsiderate in campo economico. Quando tutto sembra andare storto, quando si riescono a stento a ingoiare le lacrime e una profonda sensazione di desolazione ci avvolge, non è il momento di fare acquisti, perché l’unhappiness (tristezza) è nemica giurata dei giusti investimenti: lo sostiene uno studio americano e lo dimostra la vita.

Jennifer Lerner dell’Harvard Kennedy School of Government e i colleghi Yi Le e Elke U. Weber della Columbia University hanno esplorato il modo in cui l’impazienza si traduce nelle decisioni finanziarie, per arrivare alla conclusione che i momenti “no”, caratterizzati appunto da inquietudine e smania, aumentano la miopia e riducono la lungimiranza. Lo studio è stato pubblicato in Psychological Science, il giornale dell’Association for Psychological Science, e sottolinea il disperato bisogno di consolazione delle persone afflitte, genericamente poco portate a prendere decisioni sagge.

Read the whole story: Corriere Della Sera

More of our Members in the Media >


APS regularly opens certain online articles for discussion on our website. Effective February 2021, you must be a logged-in APS member to post comments. By posting a comment, you agree to our Community Guidelines and the display of your profile information, including your name and affiliation. Any opinions, findings, conclusions, or recommendations present in article comments are those of the writers and do not necessarily reflect the views of APS or the article’s author. For more information, please see our Community Guidelines.

Please login with your APS account to comment.